IN-CUBA: da utenti a protagonisti delle imprese sociali
La Cooperativa CADIAI partner del Progetto Europeo vincitore del bando Erasmus Plus
Inclusione sociale e concretizzazione del concetto di coproduzione. Sono i due obiettivi di IN-CUBA (Incubators for CO-productive Enterprises and Social Inclusion), il Progetto Europeo messo a punto per favorire l’integrazione delle persone con disabilità intellettiva attraverso lo sviluppo di una metodologia di “incubazione aziendale” basata sui principi della coproduzione. Lo scopo è di “disegnare” imprese sociali del futuro sempre più “a misura” degli utenti e sempre meno calate dall’alto, grazie al coinvolgimento dei diretti interessati.
IN-CUBA, mira, infatti, a sviluppare una metodologia ben precisa in cui gli utenti dei servizi siano partner alla pari nella pianificazione e nello sviluppo del programma, migliorando così l’autodeterminazione e l’autonomia.
Al Progetto, che si è classificato al primo posto all’interno del bando europeo Erasmus Plus presentato dall’Agenzia lussemburghese, parteciperà la Cooperativa sociale CADIAI insieme ad altri partner europei (Fondation A.P.E.M.H. – Lussemburgo, FUNDACIO AMPANS – Spagna, OPEN GROUP – Italia, DeLork – Belgio, AMG – CREA – Italia-Firenze, Association de Recherche et de Formation sur l’Insertion en Europe – Belgio, FENACERCI – Portogallo) per una durata complessiva di 36 mesi (settembre 2018 – settembre 2021).
Inizialmente verranno portate avanti azioni pilota di incubazione aziendale nei singoli Paesi, successivamente saranno valutati gli impatti del processo imprenditoriale sulla qualità della vita degli utenti e sugli impatti complessivi del progetto in termini di inclusione sociale. Il tutto attraverso la partecipazione attiva da parte degli utenti di imprese sociali che diventeranno i veri protagonisti nella costruzione di un modello unico di riferimento che, una volta testato, potrà essere diffuso e adattato a metodologie specifiche a livello locale.
Tradotto in numeri, verranno coinvolti oltre 150 disabili insieme agli accompagnatori che parteciperanno ai Focus organizzati nei diversi Paesi. Tutte le attività saranno sviluppate in co-produzione con le persone con disabilità intellettiva, a partire da una fase iniziale di training che ogni partner porterà avanti anche attraverso un “ToolKit” divulgativo e di facile accesso. Durante questo primo step verranno chiariti gli obiettivi del progetto e individuati i possibili interlocutori da coinvolgere (pubbliche amministrazioni, centri di ricerca, imprese, università, etc). Il Comune di Bologna, ad esempio, ha già dato la disponibilità a collaborare.
Le raccomandazioni di ciascun paese saranno poi raccolte al fine di realizzare Linee Guida in grado di fornire il know-how e le conoscenze pratiche per applicare con successo la metodologia di “incubazione aziendale”. Il modello potrà poi essere attuato in diversi ambiti a livello locale, nazionale e europeo concorrendo all’affermazione di quanto stabilito dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, come ad esempio la promozione dell’uguaglianza, indipendenza e inclusione sociale e il riconoscimento delle capacità, dei meriti e delle abilità delle persone con disabilità, e dei loro contributi al lavoro e al mercato del lavoro. Il progetto risponde anche all’esigenza di fornire informazioni sulle disabilità in formati accessibili e tecnologie appropriate per diversi tipi di disabilità e favorisce l’accesso delle persone con disabilità alla formazione professionale, all’educazione degli adulti e all’apprendimento permanente senza discriminazioni.