Co-produzione, un percorso di welfare innovativo
Il 12 giugno a Bologna il seminario di Legacoop Emilia-Romagna, CADIAI e OpenGroup
Ore 9,00 – sala Guido Fanti della Regione Emilia-Romagna – Via Aldo Moro, 50
“Le persone che utilizzano i servizi contribuiscono a produrli” è questo il tema centrale del seminario: “Co-produzione, un percorso di welfare innovativo”, organizzato da Legacoop Emilia-Romagna, CADIAI e OpenGroup con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna.
L’incontro si svolgerà il 12 giugno dalle 9,00 alle 14,00 nella Sala Polivalente “Guido Fanti” della Regione in viale Aldo Moro 50 a Bologna e verrà aperto da Elisabetta Gualmini,Vicepresidente e assessore al welfare e politiche abitative della Regione Emilia-Romagna. Obiettivo del seminario è quello di affrontare il tema della disabilità in una prospettiva innovativa che abbia come fulcro la cittadinanza attiva e la co-produzione.
Attraverso un confronto tra le diverse esperienze messe in campo a livello europeo da alcuni dei Paesi che aderiscono ad ARFIE (Association for Research and Training on Integration in Europe), saranno presentati progetti in cui gli utenti, insieme alle loro famiglie, hanno partecipato da protagonisti alla definizione delle strategie e dei percorsi da intraprendere.
Un modello di partecipazione attiva che si sta diffondendo con lo scopo di sviluppare il processo di co-produzione tra i diversi stakeholder.
In altre parole, l’identificazione di servizi e politiche adeguate deve passare attraverso la condivisione di esigenze, obiettivi, criticità tra la pubblica amministrazione, gli enti gestori, le persone che ne usufruiscono, le loro famiglie e la comunità dove vivono.
“Anche grazie alle testimonianze raccontate dalle diverse realtà presenti al seminario, avremo la possibilità di recepire suggerimenti e pratiche utili alla rivisitazione delle attuali forme di co-produzione presenti oggi in Emilia Romagna ricordandoci che il successo del sistema di Welfare di questa regione è stato realizzato grazie alla partecipazione di utenti, lavoratori, gestori alle costruzione del sistema – spiega Alberto Alberani di Legacoop Emilia Romagna -. Nei prossimi mesi, formuleremo quindi ai decisori politici idee e proposte che auspichiamo abbiano ascolto e producano cambiamenti necessari dopo l’esaurimento delle esperienze realizzate utilizzando lo strumento Piani sociali di zona”.
“L’inclusione delle persone disabili ha un impatto positivo sulla loro qualità di vita e di conseguenza migliora la qualità di vita di tutta la società, rendendola più inclusiva e solidale, e favorisce una migliore allocazione delle risorse economiche – afferma Franca Guglielmetti, Presidente CADIAI -. Il contributo delle persone che utilizzano i servizi alla loro stessa organizzazione, in una dinamica di co-produzione, rende il sistema più efficiente, più efficace e più responsabile rispetto ai bisogni della comunità”.
“I mutamenti che influenzano la società richiedono approcci nuovi ai problemi e risposte innovative ai bisogni, l’approccio co-produttivo può favorire importanti processi di cambiamento nel rapporto tra – conclude Ulisse Belluomini, Vicepresidente OpenGroup – la pubblica amministrazione, gli enti gestori, le associazioni e le comunità. Sviluppare queste riflessioni in modo sinergico, come abbiamo fatto nei mesi scorsi sia a livello locale che Europeo coinvolgendo differenti stakeholder, è fondamentale per rilanciare la sfida di una società più coesa e più equa”.