Il Progetto KARABAK compie 10 anni: un modello vincente
Una partnership virtuosa tra Pubblico e Privato, raccontata nel seminario “Nidi in comune”
Oltre 700 bambini under 3 anni frequentano i nidi d’infanzia realizzati attraverso il Progetto Karabak nel comune di Bologna e in alcuni comuni della provincia. Una partnership virtuosa tra Pubblico e Privato, nata 10 anni fa e che è diventata un modello a livello nazionale.
Da una parte i comuni, dall’altra una compagine cooperativa formata da: CADIAI, SOCIETÀ DOLCE, CAMST, Manutencoop e Manutencoop FM e Consorzio CIPEA / UNIFICA. Il risultato sono le dieci strutture realizzate a Bologna, Casalecchio di Reno, Malalbergo, San Lazzaro di Savena e Ozzano dell’Emilia che rispondono ad un progetto pedagogico/gestionale particolare di cui si è parlato oggi nel seminario “Nidi in comune”.
“L’innovazione è davvero tale solo se è in grado di migliorare la qualità della vita delle persone. In 10 anni l’esperienza dei nidi d’infanzia Karabak è diventata un esempio di innovazione al servizio dei cittadini, apprezzata e studiata in Italia e nel mondo – ha affermato Rita Ghedini, Presidente Legacoop Bologna -. Grazie alla competenza e all’impegno di tutti i partner coinvolti nel progetto è stato possibile rispondere in maniera puntuale alle esigenze di bambini e genitori, sotto il profilo pedagogico, ambientale e sociale. E’ gratificante poter tracciare un bilancio positivo su questi dieci anni di partnership tra pubblico e privato. Non è un caso che questa partnership sia stata sviluppata su un territorio come il nostro. E ci riempie di orgoglio sapere che in questo processo di innovazione, che oggi celebriamo con lo sguardo rivolto al futuro, è stato determinante il contributo di un team di imprese che aderiscono a Legacoop Bologna”.
“I consorzi cooperativi Karabak – ha spiegato Pietro Segata, Presidente di SOCIETÀ DOLCE – sono società di scopo per la progettazione, costruzione e gestione di servizi educativi rivolti all’infanzia. Karabak rappresenta uno strumento imprenditoriale per tradurre in operatività, attraverso la Finanza di Progetto, le proposte di realizzazione di servizi pubblici in sinergia con le amministrazioni locali. La cooperazione tra pubblico e privato prevede quindi una forte capacità di integrare le reciproche competenze e risorse per realizzare opere di pubblica utilità e per la gestione dei servizi”.
I nidi Karabak seguono una precisa filosofia che ha lo scopo di andare incontro alle reali necessità sia dal punto di vista ambientale, sia educativo/ricreativo. Ogni struttura è stata costruita seguendo principi architettonici che garantiscono ambienti sani, a basso impatto ambientale e adatti ai più piccoli.
Sotto l’aspetto pedagogico, pur nella diversità che caratterizza ognuno dei 10 nidi, esiste un filo comune basato su tre principi fondamentali: flessibilità e accoglienza, centralità dell’educazione all’aperto e gestione eco-sostenibile.
“In ogni nido dell’infanzia Karabak si disegna un percorso per ogni bambino e per la sua famiglia – ha sottolineato Franca Guglielmetti, Presidente CADIAI e Karabak -. Gli orari d’ingresso e di uscita sono flessibili nel rispetto delle esigenze fisiologiche dei più piccoli e dei turni di lavoro dei genitori, così come la possibilità di frequenza part time o di inserimento ad anno scolastico già iniziato.
Le attività proposte prevedono uscite frequenti all’aperto in spazi esterni pensati appositamente e che consentono l’esplorazione e l’esperienza motoria. L’attenzione per i materiali utilizzati rappresenta, infine, un’altra caratteristica di questi nidi in cui è ormai consuetudine l’utilizzo di pannolini lavabili, detergenti biodegradabili e alimenti biologici”.