Parità di genere? LavoriamoCI.

Nuovo appuntamento all’interno del progetto per promuovere l’empowerment femminile

Il progetto “LavoriamoCI”, in collaborazione con WeWorld, Impronta Etica, Cadiai e Città Metropolitana di Bologna e finanziato dalla Regione Emilia-Romagna, ha promosso l’empowerment femminile, il diversity management e la conciliazione vita-lavoro nelle aziende. Il laboratorio, che ha coinvolto le imprese socie di Impronta Etica, ha mirato a creare una cultura aziendale inclusiva, dove la parità di genere non è solo un valore etico, ma anche un elemento strategico per migliorare le performance, attrarre talenti e aumentare la competitività.

Organizzato in quattro incontri formativi, il percorso ha fornito strumenti per riconoscere e superare le barriere di genere nelle aziende, promuovendo lo scambio di buone pratiche tra le aziende partecipanti. “LavoriamoCI” ha combinato formazione teorica e strumenti pratici, sensibilizzando i partecipanti sui bias di genere e sulle dinamiche aziendali influenzate dagli stereotipi.

Uno dei punti chiave è stato il coaching individuale offerto da Carmen Filippo, esperta di gender equality, che ha supportato le aziende nell’adozione di politiche di inclusione e management della diversità. Per Cadiai, il progetto rappresenta un passo cruciale verso una società più equa, sottolineando l’importanza di agire contro le disuguaglianze attraverso pratiche inclusive.

Federica Fanigliulo, collega che ha partecipato al momento formativo, ha raccontato come il progetto abbia avuto un impatto significativo sia a livello personale che professionale: “Poter discutere di questi temi anche in ambito lavorativo è stato importante: significa sentirsi riconosciuti e parte di un progetto con obiettivi fondamentali. Mi capita spesso di ascoltare persone discriminate per questioni di genere, legate a una cultura rigida che assegna ruoli diversi a uomini e donne. Nuovi strumenti e consapevolezze ci aiutano a dare il giusto supporto e a creare un futuro più inclusivo.”

Il confronto diretto tra i partecipanti ha contribuito a far riflettere su come le diverse organizzazioni stiano attuando pratiche per ridurre le disparità di genere: “L’ultima giornata, grazie all’attività laboratoriale, ci ha permesso di confrontarci e trovare spunti per creare una cultura aziendale inclusiva e superare gli stereotipi di genere” ha condiviso Federica, sottolineando anche i temi che ritiene più urgenti per le organizzazioni: dall’eliminazione degli stereotipi di genere alla riduzione del gap retributivo, fino a politiche che garantiscano pari opportunità di leadership e conciliazione vita-lavoro.

“LavoriamoCI” ha inoltre promosso eventi pubblici gratuiti; il più recente, al WeWorld Festival, ha esplorato il ruolo trasformativo degli uomini nella creazione di un ambiente inclusivo. L’evento finale si terrà a Bologna a novembre, con ulteriori dettagli in arrivo.