Galliera-Aytos, un ponte di solidarietà
Gli arredi e le attrezzature dismesse della casa protetta "Torre di Galliera", gestita da CADIAI, donate all’ospedale pediatrico della cittadina bulgara.
Riportiamo l’articolo pubblicato nel numero di settembre di "Torre", il periodo di informazione del Comune di Galliera.
Un grazie al sindaco di Galliera, Giuseppe Chiarillo, che gentilmente ci ha messo a disposizione questo testo.
Non smetterò mai di pensare che il dialogo tre le persone e il rispetto non hanno confini. Con chiunque, dovunque essi siano, possiamo creare le fondamenta del domani.
Vi porto a conoscenza di una piccola storia in cui si è ottenuto il massimo risultato con molto poco.
All’inizio dell’anno la direttrice della Casa protetta di Galliera, signora Pia Accardi dirigente di Cadiai, mi ha contattato per informarmi che stavano rinnovando tutte le stanze degli ospiti e per chiedermi se il Comune aveva idee, in merito allo smaltimento di tutte le attrezzature da sostituire.
Nello stesso periodo ero in contatto, per motivi di lavoro – si stava affrontando l’aspetto organizzativo di un intervento da fare in Veneto – con Roberto Fariselli, titolare della Ditta Antomas.
Sapendo che da diversi anni Antomas opera in Bulgaria, nel settore dell’allestimento di supermercati, ho chiesto a lui se le attrezzature sanitarie della Casa Protetta potevano essere utilmente utilizzate in quelle zone.
La risposta è stata pronta e determinata: ”Sono attrezzature che sicuramente possono fare al caso del luogo dove opero”.
Si è prontamente messo a disposizione e dopo aver visionato il materiale ancora in ottimo stato, ha fatto da tramite tra me e il sindaco di Aytos, sig. Evgheni Vrabcev. Dal successivo scambio epistolare si è potuto capire che erano pronti a ricevere tutto il materiale disponibile perché necessario all’Opedale e a diverse strutture.
Abbiamo quindi messo a punto l’organizzazione, che ha visto coinvolto totalmente Antomas, sia per le operazioni di manovalanza che per il trasporto, elemento più faticoso, dispendioso e impegnativo per le frontiere da attraversare.
Così, dopo il carico: lettini, mobiletti, sostegni per flebo e ogni altro accessorio, hanno preso la strada per la Bulgaria per essere poi collocati in stanze diverse. L’ospedale è molto povero, lo si capisce dall’esterno, dalle finestre e dalla manutenzione. Un altro mondo, si resta impietriti nel constatare come si vive. Tutte le attrezzature, ora in dotazione ad un ospedale che opera esclusivamente per i bimbi dai 3 fino ai 10 anni, hanno ripreso la loro funzione “forse adesso più felici”.
In questa struttura alle dipendenze del Direttore dott. Gulnar Habil, si curano tutte le patologie pediatriche, in prevalenza malattie respiratorie. La cruda realtà è che la struttura ha preso le sembianze di una casa di cura solo con l’arrivo del materiale da Galliera.
Sono state allestite 25 stanze e le rimanenti attrezzature sono state utilizzate in strutture similari, bisognose anch’esse.
La Direttrice della Casa Protetta di Galliera, ha dichiarato: ”Siamo contenti, ci piace pensare di avere creato un piccolo ponte di solidarietà tra i nostri anziani e i bambini di Aytos”.
Il Sindaco del Comune di Aytos, per poterci ringraziare, ci ha invitato a prendere parte alla festa del loro patrono.
Antomas, che è stato il tassello più importante, senza il quale non si sarebbe potuto realizzare questo grande gesto, nel momento in cui ho espresso la mia gratitudine ha detto: ”Abbiamo fatto volentieri ogni cosa e restiamo a disposizione per qualsiasi altro intervento che vada in soccorso dei bimbi che non hanno le nostre stesse possibilità”.
Una riflessione: “siamo sicuri che tutto quello che buttiamo e che ci costa parecchio smaltire, non possa essere riutilizzato?”.
E’ proprio vero che il domani non debba essere anche visto sotto l’ottica del riciclo? Una cosa è certa: riciclare costerebbe meno e darebbe tanto a chi non ha mezzi. Possiamo definire questo avvenimento senza ombra di dubbio in questo modo: aver riciclato è stato determinato da un sano senso civico. Spero che sempre più persone comprendano l’esigenza del riciclo, in fondo faremmo solo del bene a noi stessi.
Grazie a Cadiai e soprattutto a tutti i dipendenti di Antomas.
Giuseppe Chiarillo, Sindaco di Galliera