BERGOGLIO ALLE COOPERATIVE: "VIA COOP FALSE, CAPITALE NON COMANDI SU UOMO"

Riprendiamo la notizia dell'intervento di Papa Francesco contro le false cooperative

"Contrastare e combattere le false cooperative, quelle che prostituiscono il proprio nome di cooperativa, cioè di una realtà assai buona, per ingannare la gente con scopi di lucro contrari a quelli della vera e autentica cooperazione". Ad opporvi a questi furbi disonesti, ha detto loro il Papa, "fate bene, e vi dico anche di farlo sempre più, perché assumere una facciata onorata e perseguire invece finalità disonorevoli e immorali, spesso rivolte allo sfruttamento del lavoro, oppure alle manipolazioni del mercato, e persino a scandalosi traffici di corruzione, è una vergognosa e gravissima menzogna che non si può assolutamente accettare".
"Lottate contro questo. E non con le parole solo o con le idee: lottate con la cooperazione giusta, quella che sempre vince", ha esortato il Pontefice rivolto alle cooperative aderenti a Confcooperative. Il Papa suggerisce più collaborazione tra cooperative bancarie e imprese, di pagare "più giusti salari" e operare per "far vivere con dignità le famiglie".
 
Queste sono state alcune delle le parole di Bergoglio nell'udienza di ieri. Sono parole che puntano a incoraggiare la battaglia contro la falsa cooperazione, uscita prepotentemente dopo i fatti di Mafia Capitale e non solo. Papa Francesco insiste molto sul ruolo della persona rispetto all'economia: "Il denaro a servizio della vita può essere gestito nel modo giusto dalla cooperativa, se però è una cooperativa autentica, vera, dove non comanda il capitale sugli uomini ma gli uomini sul capitale.". Alla base del discorso di Bergoglio c'è la centralità della persona. E vengono i mente vicende importanti in cui sono coinvolte le persone: Lampedusa con i centri di accoglienza, i Cie e la loro gestione, inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati o di persone con disabilità. In questa fase di discussione di riforma del Terzo settore e dell'impresa sociale Papa Francesco rilancia sui valori e sull'identità dell'economia cooperativa.
 
Alleanza cooperative
 
E arriva anche un lungo passaggio sull'Alleanza delle cooperative italiane: "So che da alcuni anni voi state collaborando con altre associazioni cooperativistiche – anche se non legate alla nostra storia e alle nostre tradizioni – per creare un'Alleanza delle cooperative e dei cooperatori italiani. Per ora è un'Alleanza in divenire, ma voi confidate di giungere ad una Associazione unica, ad un'Alleanza sempre più vasta fra cooperatori e cooperative. Il movimento cooperativo italiano ha una grande tradizione, rispettata nel mondo cooperativistico internazionale. La missione cooperativa in Italia è stata molto legata fin dalle origini alle identità, ai valori e alle forze sociali presenti nel paese. Questa identità, per favore, rispettatela! Tuttavia, spesso le scelte che distinguevano e dividevano sono state a lungo più forti delle scelte che, invece, accomunavano e univano gli sforzi di tutti. Ora voi pensate di poter mettere al primo posto ciò che invece vi unisce.
E proprio intorno a quello che vi unisce, che è la parte più autentica, più profonda e più vitale delle cooperative italiane, volete costruire la vostra nuova forma associativa. Fate bene a progettare così, e così fate un passo avanti! Certo, vi sono cooperative cattoliche e cooperative non cattoliche. Ma la fede si salva rimanendo chiusi in se stessi? Domando: la fede si salva rimanendo chiusi in se stessi? Rimanendo solo tra di noi? Vivete la vostra Alleanza da cristiani, come risposta alla vostra fede e alla vostra identità senza paura! Fede e identità sono la base. Andate avanti, dunque, e camminate insieme con tutte le persone di buona volontà! E questa anche è una chiamata cristiana, una chiamata cristiana a tutti. I valori cristiani non sono soltanto per noi, sono per condividerli! E condividerli con gli altri, con quelli che non pensano come noi ma vogliono le stesse cose che noi vogliamo. Andate avanti, coraggio! Siate creatori, "poeti", avanti!".