Letture e laboratori per bambini allo Spazio Donna WeWorld di Bologna

A pochi giorni dall’inaugurazione partono le prime attività del centro
dedicato alle donne a rischio di violenza gestito da Cadiai

Le Biblioteche del Quartiere San Donato-San Vitale leggono per i bambini e per le loro mamme in due appuntamenti che si svolgeranno l’8 e il 15 luglio nello Spazio Donna WeWorld, inaugurato soltanto pochi giorni fa in via Libia a Bologna e gestito interamente dalla Cooperativa sociale Cadiai.

Un luogo in cui le donne possono sentirsi protette e ascoltate per superare insieme le difficoltà con iniziative di empowerment, orientamento al lavoro e un valido sostegno psicologico, ma anche uno spazio che propone attività ludiche come le letture dei prossimi due giovedì di luglio. L’8 luglio alle 17,30, “Piccole Storie” dedicato alle bimbe e ai bimbi da 0 a 3 anni a cura della Biblioteca Scandellara e il 15 luglio “Mai sazi di libri” per la fascia 3-6 anni curato dalla Biblioteca Luigi Spina.

Negli Spazi Donna, le donne a rischio di violenza e in situazioni di disagio vengono coinvolte in attività per fornire loro gli strumenti necessari per diventare più autonome e consapevoli dell’essere prima di tutto donne e poi anche mamme, mogli, figlie ed essere così in grado di prendersi cura di sé stesse e anche dei propri figli e figlie. “Il percorso della nostra Cooperativa, sin dalla sua fondazione, è caratterizzato da un impegno rivolto all’emancipazione femminile attraverso le nostre attività: Cadiai, infatti, con i propri servizi, garantisce alle donne lavoro stabile, crescita professionale qualificata e culturale e autonomia, anche in termini economici. Lo fa dalla sua fondazione, negli anni 70, e lo fa oggi con un tasso di occupazione femminile dell’84% su oltre 1700 occupati – dichiara Franca Guglielmetti, presidente di Cadiai –. Spazio Donna WeWorld è un servizio, quindi, fortemente in linea con l’agire della nostra Cooperativa, che ci offre, grazie alla preziosa e consolidata collaborazione con WeWorld, la possibilità di poterci misurare con una nuova tipologia di servizio di cui non possiamo che essere orgogliosi. Nello Spazio Donna metteremo la donna al centro: potrà trovare accoglienza, professionalità e, grazie allo spazio dedicato ai più piccoli, chi è mamma potrà venire accompagnata dai piccoli”.

L’inaugurazione è arrivata dopo un anno complesso che è pesato soprattutto sulle donne: il Covid19, il lockdown e le problematiche legate alla crisi economica, hanno infatti peggiorato la situazione, lasciando ancora più isolate le donne e i loro figli. Un anno durante il quale le donne si sono fatte carico della famiglia, spesso abbandonando i propri progetti, in cui le donne vittime di violenza domestica sono state costrette a condividere gli spazi con i maltrattanti e sono rimaste inascoltate. I dati dicono che, in Italia 1 donna su 3 subisce violenza almeno una volta nella vita ma non lo dice.

Secondo i dati del Comune di Bologna, negli ultimi anni si è assistito ad un incremento del 30% nel numero di persone e/o famiglie che usufruiscono dei servizi di aiuto ai cittadini. Tra questi le donne risultano usufruire maggiormente di mense, sportelli sociali e dormitori a causa di una situazione lavorativa instabile, il mancato reinserimento nel mondo del lavoro dopo la maternità o la necessità di rimanere a casa a prendersi cura dei figli. Ecco perché “Il nuovo Spazio Donna – nelle parole dell’Assessora alle Pari opportunità e differenze di genere e alla Lotta alla violenza e alla tratta sulle donne e sui minori del Comune di Bologna, Susanna Zaccaria intervenuta all’inaugurazione e del sindaco Virgilio Merola di cui ha letto il messaggio – è pienamente nelle note di questa città ed è tempestivo perché sono le donne ad aver pagato il prezzo più alto della pandemia”.

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WeWorld è un’organizzazione italiana indipendente impegnata da 50 anni a garantire i diritti di donne e bambini in 27 Paesi, compresa l’Italia. Oltre al nuovo di Bologna, altri SpaziDonna si trovano a Napoli (Scampia) a Milano (Giambellino e Corvetto), Roma (San Basilio), Cosenza e Brescia.