Un anno di “Spazio Donna” WeWorld a Bologna: più di 100 donne supportate, progetti di empowerment e inclusione sociale femminile nel quartiere San Donato-San Vitale
In occasione dell’anniversario, martedì 10 maggio (ore 9.30-12.30) si è tenuto il convegno “Superare le fragilità – Empowerment femminile e prevenzione”
Oltre 100 donne supportate, attività di empowerment femminile e di supporto professionale e sociale, childcare per i bambini e le bambine: compie un anno lo Spazio Donna WeWorld a Bologna, inaugurato nel giugno 2021 da WeWorld, organizzazione italiana indipendente impegnata da 50 anni a garantire i diritti di donne, bambine e bambini in 25 Paesi, e gestito dalla Cooperativa sociale CADIAI. Lo Spazio, nel quartiere San Donato-San Vitale (via Libia 21/A), accoglie da un anno le donne in percorsi di socializzazione, supporto, formazione ed empowerment, attraverso attività gratuite che mirano a migliorare le condizioni sociali femminili nell’ambito del benessere personale, famigliare e professionale.
In occasione dell’anniversario, martedì 10 maggio dalle 9.30 alle 12.30, al centro San Domenico, si è tenuto il convegno “Superare la fragilità – Empowerment femminile e prevenzione”, con interventi di esponenti del mondo politico bolognese, tra cui la ViceSindaca di Bologna Emily Clancy, Adriana Locascio (Presidente Quartiere San Donato-San Vitale), Simona Lembi (Gabinetto del Sindaco, Piano per l’uguaglianza), e con Franca Guglielmetti (Presidente CADIAI), e Dina Taddia (Consigliera delegata di WeWorld); una riflessione sulla prevenzione della violenza di genere e l’empowerment femminile, con Federica Zanetti (Università di Bologna), Sabrina Vincenti (Coordinatrice programma Spazio Donna Italia, WeWorld), Michela Patuzzo (Coordinatrice Spazio Donna Bologna, CADIAI); e una tavola rotonda sulla condizione femminile e la violenza di genere, con Claudia Filipetta (Psicologa Spazio Donna Bologna), Vincenzo Neri (Consigliere di amministrazione Ospedale Villa Baruzziana), Ilaria Arcara (Assistente sociale Comune di Bologna), Ilaria Tarricone (DIMEC UNIBO) e Alexandra Antonucci (IRCCS Sant’Orsola) con la moderazione di Elena Caneva (Coordinatrice area advocacy nazionale, policy e Centro Studi, WeWorld).
Gli Spazi Donna WeWorld sono inseriti in quartieri ad elevato disagio economico-sociale, in diverse città italiane: oltre a Bologna gli Spazi Donna sono a Milano (Giambellino e Corvetto), Napoli (Scampia), Roma (San Basilio), Cosenza e Brescia. Lo Spazio Donna WeWorld si pone come presidio sociale dove le donne vengono accompagnate in progetti di autonomia personale, sociale e lavorativa, riscoprendo il proprio valore, creando amicizie e reti di relazioni, trovando un supporto in caso di bisogno, o rischio di violenza.
In un anno di attività lo Spazio Donna WeWorld ha supportato donne italiane e straniere di tutte le età con molteplici attività per il rafforzamento della fiducia in se stesse, delle relazioni sociali, dell’empowerment personale e professionale. Dal corso di italiano per straniere, al percorso di orientamento a servizi come casa, salute e scuola; dai corsi di yoga e pilates al teatro in movimento per lavorare su corpo ed emozioni, fino ai corsi di difesa personale e di cura del sé. Ampio spazio viene dato alla consulenza professionale, con incontri di formazione, consulenza e supporto nella ricerca attiva di un impiego; le donne hanno a disposizione anche uno sportello legale, con due avvocate che offrono il loro supporto.
Particolare attenzione è riservata alla socialità: spesso le persone che frequentano il centro sono donne sole, costrette a occuparsi di famiglie numerose senza supporto né amicizie. Per questo motivo si organizzano incontri settimanali per creare reti amicali e sociali attraverso la condivisione di esperienze e vissuti.
Tante anche le attivitàper bambine e bambini: in uno spazio allestito appositamente, bimbi di diverse età possono giocare e frequentare laboratori dedicati alla gestione delle emozioni e attività mamma-bambino, coordinate da una pedagogista. Tra le figure di riferimento del centro, anche una psicologa e un’animatrice.
Lo Spazio Donna WeWorld punta ora ad avviare anche percorsi di sensibilizzazione dedicati ai più piccoli, in collaborazione con le scuole del quartiere, su temi come diritti e parità di genere, e a un consolidamento del rapporto con i centri antiviolenza, per dare sempre maggior supporto alle donne a rischio o vittime di violenza di genere.
“Lo Spazio Donna WeWorld a Bologna vuole diventare uno dei punti di riferimento in città per combattere la marginalità, la violenza e la disparità di genere”, ha dichiarato Dina Taddia. “Lo Spazio Donna WeWorld si pone al servizio di tutte quelle donne che vivono quotidianamente situazioni di precarietà e fragilità attraverso percorsi di formazione ed empowerment. Nel prossimo futuro svilupperemo attività che vedranno il coinvolgimento di bambine e bambini per promuovere una cultura dell’inclusione e contrastare gli stereotipi di genere, che alimentano pregiudizio, violenza e disparità”.
“Con soddisfazione possiamo dire che lo Spazio Donna WeWorld di Bologna in questo anno di attività è diventato un punto di riferiemento importante per il quartiere”, ha affermato Franca Guglielmetti. “Un luogo dedicato alle donne e che è via via cresciuto proprio sulla base delle loro esigenze. Abbiamo cercato di dar voce alle necessità e alle richieste, spesso silenziose, per fornire strumenti per la crescita personale, per l’ingresso nel mondo del lavoro, per la socializzazione, per l’inclusione, senza dimenticare anche i più piccoli con il supporto alla genitorialità e le attività dedicate alle bambine e ai bambini che sono parte integrante del progetto. Di mese in mese abbiamo ampliato e diversificato le nostre proposte, raggiungendo un numero elevato di attività. Nel mese di maggio, ad esempio, oltre agli Sportelli dedicati (sostegno psicologico e pedagogico, sportello per il lavoro, sportello legale) è previsto il supporto per l’emergenza Ucraina. Si tratta – ha concluso Guglielmetti – di un’esperienza molto positiva sia per la risposta ottenuta, sia per CADIAI che con lo Spazio Donna WeWorld ha ulteriormente potenziato le proprie attività rivolte alle pari opportunità, all’integrazione, all’inclusione.”