Una persona
con disabilità trova lavoro grazie
a un tirocinio al centro socio-culturale Croce
Il tirocinio presso il centro sociale si è svolto grazie alla partnership tra il Comune di Casalecchio di Reno, la Cooperativa Cadiai, il servizio SET, Colligo Ingegneria e il centro stesso
Trova lavoro grazie all’esperienza di tirocinio formativo svolta al centro socio-culturale Croce.
È la storia della signora M. (che per motivi di privacy preferisce restare anonima), persona con disabilità che ha svolto un tirocinio formativo con retribuzione presso il centro sociale, grazie alla partnership tra il Comune di Casalecchio di Reno, la Cooperativa Cadiai, il servizio SET, Colligo Ingegneria e il centro stesso. Questo progetto innovativo, che ha l’obiettivo di rafforzare la professionalizzazione e l’autonomia economica delle persone con fragilità, è stato fondamentale per la lavoratrice che, forte di questa esperienza, ha di recente trovato lavoro presso un’agenzia privata. Un risultato importante che conferma il proseguimento del progetto di inserimento lavorativo: al centro sociale Croce arriverà a breve un’altra persona che sarà affiancata nella formazione proprio dalla signora M.
“L’esperienza al centro sociale Croce è stata bellissima – racconta la protagonista, con un po’ di commozione – Ogni giorno arrivo e mi sento bene. Il presidente, Fulvio Liverani, è una persona eccezionale che fin dal primo giorno mi ha accolto, dandomi fiducia e supporto sia professionale che personale. Mi dispiace lasciare questo luogo che mi ha dato tanto, ma proprio grazie a questa esperienza ho trovato il lavoro che cercavo da tempo”.
Un lavoro di squadra di cui Matteo Ruggeri, assessore allo Sport, Benessere e Aggregazione sociale del Comune di Casalecchio di Reno, è molto soddisfatto: “Grazie anche al bando di gestione con cui abbiamo assegnato i 7 centri sociali di Casalecchio nel 2021, è possibile per i centri collaborare con vari partner, elaborando progetti innovativi assieme a loro. La cooperativa Cadiai, che opera nell’ambito sociale e educativo, ha messo a disposizione una borsa lavoro per dare servizi al centro sociale Croce, dando così la possibilità di poter impegnare una persona con difficoltà. Lo studio Colligo Ingegneria, che ringrazio, ha prestato la sua professionalità per redigere il piano di sicurezza del centro, permettendo allo stesso di acquisire i requisiti di sicurezza necessari per questa iniziativa. Un bel progetto di comunità.”
“Il servizio SET (servizio Educativo Territoriale) è un servizio complementare al Servizio Sociale per la Disabilità del Comune di Bologna – spiega Gloria Verricelli, coordinatrice del servizio SET – Ne fanno parte, in associazione temporanea di impresa, le cooperative Asscoop e Cadiai, quest’ultima capofila. Il gruppo di lavoro comprende assistenti sociali ed educatori professionali ed il mandato è di supportare il servizio del Comune nell’elaborazione del progetto di vita degli utenti disabili, organizzando attività espressive, di socializzazione e inclusive afferenti all’area lavoro, al segretariato sociale, ecc. per migliorarne il tenore esistenziale. Le persone fragili che afferiscono al servizio hanno bisogno di percorsi dedicati, personalizzati, dove sperimentarsi e scoprirsi capaci, accolti, per poi cercare mete di autorealizzazione. È proprio quello che è avvenuto al centro sociale Croce con l’inserimento in tirocinio formativo della signora M. Questa forma lavorativa prevede una retribuzione da parte del Comune e permette agli utenti seguiti di adoperarsi in una situazione lavorativa protetta, senza costi per chi accetta la persona, ma a cui viene chiesto invece un tutoraggio, un accompagnamento alla mansione perché il percorso sia comprensibile e fattibile. Il servizio monitora l’andamento, il centro sociale può avvalersi di una risorsa in più per il proprio mantenimento senza costi, ma contribuendo in maniera forte e sostanziale alla crescita della persona. Quello che viene chiamato lavoro di rete e con la rete”.
Soddisfatto anche Dario Palumberi, di Colligo Ingegneria: “Siamo molto orgogliosi di aver preso parte a questo progetto dalla grande valenza sociale che ci ha visti impegnati, a titolo gratuito, nella redazione del piano di emergenza ed evacuazione e del documento di valutazione del rischio delle attività svolte dai volontari del centro. Progetti come questi fanno bene alla nostra comunità e noi saremo sempre pronti a fare la nostra parte”.