La società GE.R.S.A. si è sciolta
Conclusa con successo un’esperienza molto positiva di collaborazione tra pubblico e privato.
Di questi tempi, quando si parla di scioglimento di una società, si pensa subito che si tratti delle conseguenze della crisi o l’esito di una cattiva gestione.
Nel caso di GE.R.S.A. (Gestione Residenze Sanitarie Assistenziali) invece stiamo parlando di un fatto del tutto diverso. Perché GE.R.S.A. era una società mista pubblico/privato “a tempo determinato”, la cui durata era appunto limitata a15 anni, al termine dei quali la società doveva sciogliersi per poi eventualmente ricostituirsi con altri partner.
Così, in perfetto sincronismo con l’instaurarsi del nuovo regime di accreditamento dei servizi socio sanitari, che ha di fatto garantito la continuità nella gestione dei servizi, il 3 Novembre 2011, dopo che al 31/12/2010 aveva chiuso la sua attività, come previsto dal suo Statuto Sociale, l’Assemblea dei soci ha dichiarato sciolta la società GE.R.S.A, la prima società mista (a livello regionale) che si era costituita il 6 settembre 1996 con lo scopo principale di gestire le RSA di San Pietro in Casale ( BO) e di Medicina (BO).
Questa innovativa esperienza si deve alla visione lungimirante dell’allora Presidente dell’Az. USL Bologna Nord, Dott. Marco Palma, di bandire un concorso informale di idee per dare una risposta di qualità, ma a minori costi rispetto a quelli pubblici, ad un nuovo bisogno collettivo di residenzialità per anziani ad alta intensità assistenziale (in concomitanza con la chiusura delle lungodegenze ospedaliere).
Si trattava di creare una importante sinergia tra vari soggetti pubblici quali l’Azienda Unitaria locale, allora denominata Bologna Nord, oggi Bologna; il Distretto Pianura EST; diciannove Comuni della provincia di Bologna che sono subentrati in parte delle quote dell’Azienda USL e i soggetti privati quali Coop. CADIAI; Coop. CIDAS,TO Life e Coop. Gulliver (dopo ARISTEA).
Nel tempo la società ha risposto alla richiesta di servizio dei cittadini dei distretti di San Pietro in Casale, Medicina, Granarolo e Altedo, oltre ad altri comuni circostanti, accogliendo, nei 14 anni di attività, 6613 utenti e facendosi apprezzare per la qualità dei servizi offerti, resi dalle due cooperative sociali CADIAI e CIDAS, che, anche in virtù delle procedure di accreditamento, hanno tuttora mantenuto la gestione dei servizi.
Nel corso di questa esperienza il capitale sociale versato dai soci, grazie all’attenzione degli amministratori e alla grande “flessibilità“ ed elasticità della struttura organizzativa complessiva della società, ha prodotto anche un significativo risultato economico, assolutamente non scontato.
Infatti ad oggi i soci rientrano in possesso di una quota di patrimonio della società che risulta quasi doppia di quella versata, oltre ai dividendi che sono stati erogati nel corso di alcuni anni per una quota pari al 32% del capitale sociale.
Anche la procedura di liquidazione, iniziata il 31/12/2010, è stata gestita con la massima attenzione all’ottimizzazione dei tempi per non gravare economicamente sulla società in liquidazione.
Oggi questa realtà si chiude definitivamente, ma vogliamo che abbia il giusto risalto un esempio positivo di come la condivisione di un obiettivo e la messa in campo delle migliori competenze, pubbliche e private, possano rispondere con migliore efficienza al bisogno di Welfare locale.