Lotta alla mafia: è un grande errore delegittimare Libera

Pubblichiamo il comunicato stampa di "Cooperare con Libera" riferito all'attacco che stanno subento Libera e don Luigi Ciotti in questi giorni a seguito di un articolo uscito su "Panorama"

Bologna, 15 gennaio 2016
 
In merito ai pesanti attacchi di questi giorni pensiamo che sia un gravissimo errore, oltre che assolutamente ingiusto, delegittimare l’attività di Libera, associazione che ha indubbiamente il merito di avere risvegliato e mobilitato la coscienza civile nel contrasto alla criminalità mafiosa, al fianco delle istituzioni democratiche del paese. Sappiamo quanto il profondo radicamento mafioso abbia goduto per troppi anni di un diffuso atteggiamento di paura, di rassegnazione e di omertà che Libera ha saputo rimuovere con un lavoro di sensibilizzazione e di informazione, di supporto, di impegno e di mobilitazione ai principi della responsabilità collettiva e individuale di tante persone, giovani in primo luogo, istituzioni e media.
La mafia la si sconfigge attaccandola da due fronti contemporaneamente: la rigorosa azione repressiva condotta con coraggio dalle forze di polizia e dalla magistratura , congiuntamente ad una, altrettanto determinata, reazione civile dei cittadini e delle comunità locali .
È dunque in primo luogo il territorio che viene chiamato ad isolare ed emarginare la cultura mafiosa costringendola a ritrarsi progressivamente dalla dimensione quotidiana della vita del nostro paese.
Libera è una straordinaria esperienza di emancipazione civile. Abbiamo ancora negli occhi i volti puliti delle decine di migliaia di ragazzi provenienti da tutta Italia lungo le strade di Bologna del marzo scorso, così come di Latina, Genova, Milano, Napoli degli anni precedenti. Sentiamo ancora le tante voci che hanno ricordato, rotte dall’emozione, a tutti noi il lungo elenco delle vittime di mafia.
I mafiosi hanno capito che questa unità di intenti fra istituzioni e società civile li sconfiggerà e reagiscono ogni giorno con la denigrazione, le minacce, la violenza e le infiltrazioni.
Chi si è impegnato in prima persona, come Don Luigi Ciotti e i ragazzi delle cooperative e della rete territoriale di Libera, ha scelto di combattere una personale, impegnativa e pericolosa battaglia quotidiana, a fianco delle istituzioni contro il male. Don Luigi è un esempio per tutti noi, ci ha insegnato che le istituzioni e le persone per bene hanno il dovere di mettere in campo iniziative di resistenza, di condiviso e coeso presidio della libertà.
L’agenzia “Cooperare con Libera Terra”, che riunisce decine di imprese e organizzazioni cooperative di tutta Italia, ha agito in questa logica, impegnando le aziende a fianco dei giovani soci delle cooperative sociali sorte, previo bando pubblico, sui terreni confiscati alla mafia e siamo orgogliosi che in questi dieci anni sia cresciuta, anche con il nostro contributo, una economia pulita in quei luoghi dove il malaffare ha calpestato per troppi anni la libertà e la dignità delle persone.
I prodotti venduti nella grande distribuzione, nei ristoranti, nelle enoteche, in Italia ed all’estero, sono prodotti di eccellenza, coltivati e trasformati dalle neonate cooperative del nostro sud, con il coinvolgimento di molti altri produttori sani, che nel gesto quotidiano dell’acquisto consapevole del consumatore responsabile vedono compiersi la sintesi più efficace del cammino di affrancamento dalla violenza della mafia.
Attaccare questa realtà significa indebolire la battaglia contro la mafia, significa allontanare le istituzioni dalla società civile; per questo riconfermiamo la nostra stima, l’affetto e la riconoscenza nei confronti di Don Luigi, di Libera e dei nostri soci e colleghi cooperatori, rassicurandoli che continueremo con loro a lavorare per costruire un paese migliore.
 
Il C.d. A. dell’Agenzia Cooperare con Libera terra